Possiamo affermare con una certa sicurezza che il team di Archimede sia un team di makers a tutti gli effetti e non solo perché Massimo Banzi, cofondatore di Arduino, afferma che “Non c’è bisogno del permesso di nessuno per fare grandi cose.“.
I makers, secondo la definizione presente sul sito del Maker Faire Rome, “sono appassionati di tecnologia, educatori, pensatori, inventori, ingegneri, autori, artisti, studenti, chef, artigiani 2.0, insomma tutti coloro che creano e stupiscono con la forza delle proprie idee. Sono persone che, con un forte approccio innovativo, creano prodotti per avvicinare la nostra società a un futuro più semplice e divertente.“.
Basta affrontare una semplice conversazione con Enzo Di Bella, founder di Futuro Solare, per entrare in questo mondo fatto di centraline Infineon e resine epossidiche. In questi giorni i makers di Archimede sono impegnati nell’alleggerimento della massa complessiva dell’auto: smontare la scatola della centralina e ricostruirla, ha sottratto altri 100 grammi ad una massa che si aggirava, originariamente, attorno ai 250 chilogrammi.
Una buona scusa per apprendere che Archimede è dotata di una centralina di serie che viene usata nei controller delle biciclette e delle autovetture elettriche. Centralina opportunamente modificata per migliorarne il rendimento diminuendo la dissipazione dell’energia e per migliorare l’interfacciamento fra motore e chipset che controlla il driver.
Un lavoro programmato alternando le cose da fare in base ai tempi di asciugatura della vernice e della colla.
Come per la posa delle resine epossidiche che rivestono la scocca di Archimede, parliamo di un lavoro di tipo artigianale (non possediamo autoclavi) che deve fare i conti con i tempi di asciugatura, con la temperatura e l’umidità.
Abbiamo perso molto tempo durante lo scorso inverno, perché non potevamo permetterci di resinare quando volevamo: quando c’è troppa umidità le resine epossidiche non rendono al 100%, ma al 70% circa, questo vuol dire che quando la vettura è sotto stress, le resine rischiano cedimenti. Stendere le resine manualmente in giornate asciutte con temperature medie di 20/25 gradi e una percentuale di umidità del 60%, è la cosa migliore.
We can say with some certainty that Archimede team is a makers team to all intents and purposes and not just because Massimo Banzi, Arduino co-founder, says: “There is no need anyone’s permission to do great things.”.
The makers as definition on the website of Maker Faire Rome, “are technology enthusiasts, educators, thinkers, inventors, engineers, writers, artists, students, chefs, artisans 2.0, in short, all those who create and astonish with the force of their ideas. They are people who, with a strong innovative approach, creating products to bring our society to a more simple and enjoyable future. “.
Just have a simple conversation with Enzo Di Bella, founder of Futuro Solare, to enter this world of Infineon electronic control unit and epoxy. These days the Archimede makers are engaged in easing the car’s overall mass: remove the housing of the unit and rebuild it, took away another 100 grams to a mass that was wandering, originally, around 250 kilograms.
A good excuse to learn that Archimede is equipped with a series unit that is used in the controller of electric bicycles and cars. Customized electronic control unit to improve its performance by decreasing the energy dissipation and to improve the interface between the engine and chipset that controls the driver.
A scheduled job between the drying time of the paint and glue.
Like laying the epoxy resins that line the body of Archimede, this is an handicraft work (do not own autoclaves) which has to deal with the drying times, with temperature and humidity.
We lost a lot of time during the past winter, because we could not allow ourselves to resining when we wanted: when there is too much moisture, epoxy resins do not yield at 100%, but at about 70%, this means that when the car is under stress, resins risk sagging. Spread the resin manually on dry days with average temperatures of 20-25 degrees and a humidity of 60%, it is the best thing.
Aleksandra Semitaio